LAVORAVO ALL’OMSA
SALA ORIANA FALLACI 5 MAGGIO ORE 21
ingresso gratuito
Lavoravo all’OMSA
Il tema del lavoro è quotidiano e urgente. Un’urgenza cui il Teatro Due Mondi ha cercato di rispondere con i propri strumenti quando ha incontrato le operaie dell’Omsa, 340 donne licenziate da una storica fabbrica faentina, non in crisi, che ha scelto di delocalizzare la produzione per aumentare i profitti.
A quasi due anni da quell’incontro, dopo mesi e mesi di mobilitazione e lotta, solo una parte delle operaie è stata assunta da un mobilificio – dalle produzione di calze a spostare mobili. Molte altre sono ancora in attesa di una nuova occupazione.
Così, la nuova produzione del Teatro Due Mondi parla di lavoro. Abbiamo sentito la necessità di andare più a fondo su un tema così vitale, e abbiamo pensato uno spettacolo che potesse essere allestito sia in un teatro, che in uno spazio non convenzionale, che in una piazza.
La regia intreccia drammaturgia contemporanea ad elaborazioni originali del gruppo: i riferimenti al testo di un nostro precedente spettacolo, Santa Giovanna dei Macelli, si attualizzano attraverso le storie delle operaie del calzificio; così come le vicende dell’Omsa si specchiano nella favola brechtiana.
Pur nella diversità dei contesti storici, lo spettacolo, infatti, pone l’accento sulle logiche economiche e imprenditoriali che schiacciano il diritto al lavoro rimarcando le similitudini tra la crisi economica del 1929 ritratta da Brecht e quella vissuta oggi, in epoca di globalizzazione, dalle donne faentine.
In un allestimento scenografico semplice e minimale, gli attori del Teatro Due Mondi saranno in scena insieme ad una delle operaie che hanno vissuto la chiusura della fabbrica. Il lavoro scenico è basato essenzialmente sull’uso della voce in tutte le sue modalità: monologo, racconto, coro, canto popolare, dialogo. Lavoravo all’Omsa vuole essere uno spazio dedicato soprattutto al suono e al senso che le parole devono portare.
Lavoravo all’Omsa è l’esito più recente di quelle esperienze che il gruppo realizza da qualche tempo insieme a “non-attori”: un Teatro che assume nuovo valore come incontro di persone, di culture, diventa un luogo fisico e mentale dove non conta “esibirsi” ma “esserci”, incontrarsi e conoscersi, migliorare la qualità delle relazioni tra pari. La storia di ognuno diventa storia condivisa. Diventa il Teatro di ogni giorno.
Regia di Alberto Grilli
Con Federica Belmessieri, Tanja Horstmann, Angela Pezzi, Maria Regosa, Renato Valmorii e Angela Cavalli ex-operaia OMSA
- Posted by Biblioteca
- On Aprile 11, 2018
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